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Rimborso IVA per ritrutturazione e manutenzione immobili spetta anche al locatario se inerente attività impresa o professionale. Lo dicono le Sezioni Unite.

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  Le Sezioni Unite civili, con la sentenza n. 13162 del 14 maggio 2024 – pronunciandosi su questione oggetto di contrasto – hanno affermato il seguente principio in materia di rimborso IVA ovvero:   «L’esercente attività d’impresa o professionale ha diritto al rimborso dell’ IVA per i lavori di ristrutturazione o manutenzione di immobili dei quali non è proprietario, ma che detiene in virtù di un diritto personale di godimento, purché sia presente un nesso di strumentalità tra tali beni e l’attività svolta ».  La Sezione semplice ha rilevato un contrasto giurisprudenziale in ordine alla profilata questione ossia, nel suo punto ermeneutico centrale, se i presupposti per la detrazione IVA siano, sostanzialmente, gli stessi del rimborso dell'imposta medesima, con specifico riguardo all'IVA afferente ad operazioni imponibili passive relative a beni di proprietà di un soggetto che è terzo rispetto al rapporto d'imposta. L'ordinanza interlocutoria precisa che la sentenza ...

Visita domiciliare urgente: il medico di base è obbligato?

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  La Corte di Cassazione, sezione penale con la sentenza n. 24722 del 2024 ha stabilito un importante principio di diritto in relazione alla figura del medico di base. Il caso riguardava un medico di base rinviato a giudizio in relazione al reato di rifiuto di atti d’ufficio per non aver effettuato una visita domiciliare a scopo diagnostico e terapeutico ad un proprio assistito che lamentava forti dolori in seguito ad una caduta accidentale ed era perciò in condizioni tali da non potersi recare autonomamente presso l’ambulatorio. Il paziente era affetto da Parkinson allo stadio avanzato, nonché da problemi cardiaci e - come si scoprirà all’esito del trasporto dello stesso in ospedale - da una frattura vertebrale causata da una caduta accidentale. Il medico veniva condannato in primo sull'assunto che la disposizione dall'art. 47, comma 1, dell'Accordo Collettivo Nazionale vigente all'epoca dei fatti, secondo cui: "l'attività medica viene prestata nell...

Supplenze, retribuzione e punteggio per il docente scavalcato dall’algoritmo GPS. La sentenza di merito del Tribunale di Roma.

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  La sentenza di merito del Tribunale Civile di Roma sezione Lavoro, ottenuta dallo studio legale dell'Avv. Cristiana Mei è stata pubblicata sul sito orizzontescuola.it. La consultazione è possibile al seguente link

Niente straordinari per il dirigente medico titolare di struttura complessa, salvo il risarcimento del danno

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     La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 9126 del 5 aprile 2024, ha ribadito il principio secondo il quale " in tema di dirigenza medica nel pubblico impiego privatizzato, lo svolgimento di lavoro straordinario inteso quale prestazione eccedente gli orari stabiliti dalla contrattazione collettiva non fa sorgere in capo al dirigente diritti retributivi ulteriori rispetto a quanto previsto a titolo di retribuzione di risultato o a titolo di remunerazione di specifiche attività aggiuntive (ad es. pronta disponibilità, guardie mediche, prestazioni autorizzate non programmabili, ecc.). Tuttavia, la sistematica richiesta o accettazione di prestazioni eccedenti i limiti massimi stabiliti dalla legge o dalla contrattazione collettiva rispetto alla misura (giornaliera, settimanale, periodale o annua) del lavoro o la violazi...

Tributi: ribadita la prescrizione quinquennale per sanzioni e interessi

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     La Corte di Cassazione, agli inizi di questo nuovo anno, con la sentenza n. 5220 del 27 febbario 2024, è tornata sul tema della prescrizione di sanzioni e interessi in materia tributaria, ribadendo che la prescrizione per interessi e sanzioni tributarie è quella quinquennale di cui all' art. 2948 , n. 4, cod. civ., per quanto riguarda i primi e art. 20 D.Lgs. n.472/1997 per le sanzioni.      Con particolare riferimento agli interessi, essi sono infatti regolati -secondo la giurisprudenza largamente prevalente della stessa Corte di Cassazione -da una norma di diritto comune quale l' art. 2948 , n. 4, cod. civ., secondo cui l'obbligazione relativa riveste natura autonoma rispetto al debito principale e soggiace al generalizzato termine di prescrizione quinquennale fissato dalla suddetta disposizione ( Cass., Sez. VI, 14 settembre 2022, n. 27055 ; Ca...

Anche il conviente more uxorio ha diritto agli utili dell'impresa di famiglia se vi lavora in maniera continuativa? La Suprema Corte passa la palla alla Corte Costituzionale

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             Le Sezioni Unite Civili, pronunciando su questione di massima di particolare importanza (rimessa dalla Sezione Lavoro con l’ordinanza interlocutoria n. 2121 del 24 gennaio 2023), hanno dichiarato rilevante e non manifestamente infondata – in riferimento agli artt. 2, 3, 4, 35 e 36 Cost., all’art. 9 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ed all’art. 117, comma 1, Cost., in riferimento agli artt. 8 e 12 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo – la questione di legittimità costituzionale dell’art. 230 bis c.c., norma che, al primo comma, dispone che «il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell’impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine all’avviamento, in proporzione alla ...

No alla mediazione obbligatoria per la domanda riconvenzionale

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       Il Tribunale ha ritenuto quindi di operare il rinvio alla S.C., ai sensi dell’art. 363-bis c.p.c., ovvero il nuovo rinvio pregiudiziale per questioni di diritto (del quale abbiamo già parlato in questo articolo ) in ordine alla proponibilità della domanda riconvenzionale, quando la causa rientri tra quelle a mediazione obbligatoria ex art. 5 d.lgs. n. 28 del 2010 e la mediazione sia stata già effettuata, anteriormente alla prima udienza, in relazione alla domanda di parte attrice, ma non alla domanda riconvenzionale.      La Suprema Corte, attraverso una disamina completa ed esaustiva della materia della mediazione e della ratio che ha ispirato il legisaltore ha specificato che la mediazione obbligatoria ha la sua ratio nelle dichiarate finalità di favorire la rapida soluzione delle liti e l’utilizzo delle risorse pubbliche giurisdizionali solo ove effettivamente necessario: posta questa finalità, l’istituto non può essere utilizzato in modo dis...