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Legittimazione degli eredi per il danno da irragionevole durata del processo

Il procedimento previsto dalla c.d. Legge Pinto, volto al conseguimento di una forma di indennizzo connessa ad una durata non ragionevole dei processi presenta alcune specifiche rispetto alla legittimazione degli eredi. Infatti, in relazione alla legittimazione attiva degli eredi, si osserva che la Corte Suprema ha costantemente ritenuto che la domanda di equo indennizzo, avanzata dagli eredi in relazione al corso del procedimento svoltosi dopo il decesso del loro dante causa, deve disattendersi ove gli stessi non abbiano assunto, a loro volta, la qualità di parte in quello stesso procedimento (Cass. 26686/2006 e 2983/2008). Tutto ciò rilevato e posto qualora gli eredi non abbiano assunto la qualità di parte del procedimento deve escludersi, alla luce della richiamata giurisprudenza che ricorra il presupposto stesso per il riconoscimento dell’equa riparazione iure proprio. Gli eredi sono, invece, legittimati, "iure hereditatis", a proporre la domanda di equa riparazione per r...