Il ritardo nella diagnosi: violato anche il diritto di scegliere di non curarsi!
La Cassazione, con la recente sentenza n. 7260 del 23 marzo 2018 ha stabilito il principio di diritto secondo il quale " La violazione del diritto di determinarsi liberamente nella scelta dei propri percorsi esistenziali in una condizione di vita affetta da patologie ad esito certamente infausto, non coincide con la perdita di chances connesse allo svolgimento di singole specifiche scelte di vita non potute compiere, ma nella lesione di un bene già di per sé autonomamente apprezzabile sul piano sostanziale, tale da non richiedere, una volta attestato il colpevole ritardo diagnostico di una condizione patologica ad esito certamente infausto, l'assolvimento di alcun ulteriore onere di allegazione argomentativa o probatoria, potendo giustificare una condanna al risarcimento del danno così inferto sulla base di una liquidazione equitativa." Con tale motivazione, la suprema Corte ha rimesso gli atti alla Corte ...