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Anche il conviente more uxorio ha diritto agli utili dell'impresa di famiglia se vi lavora in maniera continuativa? La Suprema Corte passa la palla alla Corte Costituzionale

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             Le Sezioni Unite Civili, pronunciando su questione di massima di particolare importanza (rimessa dalla Sezione Lavoro con l’ordinanza interlocutoria n. 2121 del 24 gennaio 2023), hanno dichiarato rilevante e non manifestamente infondata – in riferimento agli artt. 2, 3, 4, 35 e 36 Cost., all’art. 9 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ed all’art. 117, comma 1, Cost., in riferimento agli artt. 8 e 12 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo – la questione di legittimità costituzionale dell’art. 230 bis c.c., norma che, al primo comma, dispone che «il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell’impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine all’avviamento, in proporzione alla ...

Le Sezioni Unite sulla motivazione della voce degli interessi nella cartella di pagamento.

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          Le Sezioni Unite, con la sentenza n. 22281 del 14 luglio 2022 hanno risolto il contrasto in materia di obbligo di motivazione della cartella di pagamento relativamente agli interessi richiesti per ritardato pagamento dei tributi.       La sentenza a sezioni unite ha affermato che, allorché segua l’adozione di un atto fiscale che abbia già determinato il quantum del debito di imposta e gli interessi relativi al tributo, la cartella che intimi al contribuente il pagamento degli ulteriori interessi nel frattempo maturati soddisfa l’obbligo di motivazione, prescritto dall’art. 7 della l. n. 212 del 2000 e dall’art. 3 della l. n. 241 del 1990, attraverso il semplice richiamo dell’atto precedente e la quantificazione dell’ulteriore importo per gli accessori; invece, nel caso in cui la cartella costituisca il primo atto con cui si reclama per la prima volta il pagamento degli interessi, la stessa, al fine di soddisfare l’obbligo ...

Osservazioni alla CTU non perentorie, ma attenzione alla condanna alle spese!

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         L e Sezioni Unite con la sentenza n. 5424 del 21 febbraio 2022, hanno affermato che, in tema di consulenza tecnica d’ufficio, il secondo termine previsto dall'ultimo comma dell'art. 195, c.p.c., come modificato dalla l. n. 69 del 2009, ovvero, se non applicabile la novella, l'analogo termine che il giudice abbia concesso alle parti ex art. 175 c.p.c., ha natura ordinatoria e funzione acceleratoria , esaurendo la sua funzione nel subprocedimento che si conclude con il deposito della relazione da parte dell'ausiliare.      Se ne ricava, dunque, che la mancata prospettazione al consulente tecnico di osservazioni e rilievi critici non preclude alla parte di sollevarle, ove non integrino eccezioni di nullità relative al suo procedimento ex artt. 156 e 157 c.p.c., nel successivo corso del giudizio e, quindi, anche in comparsa conclusionale o in appello.       Rimane al giudice la valutazione, alla luce delle specifich...

L'istanza per lite temeraria: quando è possibile formularla. Sezioni Unite.

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         Le Sezioni Unite, con la sentenza n. 25478 del 21/09/2021 pronunciando su questione di massima di particolare importanza, hanno affermato il seguente principio di diritto nell’interesse della legge, ex art. 363, comma 3, c.p.c.: .      L’istanza con la quale si chieda il risarcimento dei danni, ai sensi dell’art. 96, comma 2, c.p.c., per aver intrapreso o compiuto l’esecuzione forzata senza la normale prudenza, in forza di un titolo esecutivo di formazione giudiziale non definitivo, successivamente caducato, deve essere proposta, di regola, in sede di cognizione, ossia nel giudizio in cui si è formato o deve divenire definitivo il titolo esecutivo, ove quel giudizio sia ancora pendente e non vi siano preclusioni di natura processuale.       In caso di maturate preclusioni nel giudizio di cognizione, la domanda, ancora proponibile secondo la Suprema Corte, andrà posta al giudice dell’esecuzione; e solamente quando sussi...