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Danno da perdita di chance per mancata nomina dirigenziale

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            In caso di illegittimità dell’atto di conferimento di un incarico dirigenziale nell’ambito del pubblico impiego privatizzato, il candidato escluso, al fine di conseguire il risarcimento del danno derivante dalla perdita di “chance” - la quale, come concreta ed effettiva occasione favorevole di conseguire un determinato bene, non costituisce una mera aspettativa di fatto, bensì un’entità patrimoniale a sé stante, giuridicamente ed economicamente suscettibile d’autonoma valutazione -, ha l’onere di provare, benché solo in modo presuntivo o secondo un calcolo di probabilità, che la condotta illecita ha impedito la concreta realizzazione di alcuni dei presupposti per il raggiungimento del risultato sperato, il quale non è limitato alla sola procedura concorsuale nella quale si è verificata l’illegittimità, ma può riguardare anche una successiva procedura collegata alla prima .       Con l'ordinanza n. 15478 del 1...

La certificazione medica tra accertamento dei fatti e diagnosi. Recentissima Cassazione 2023.

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       I certificati medici rilasciati da pubblici ufficiali fanno fede, fino a querela di falso, limitatamente ai fatti che il sanitario rogante attesta essere avvenuti alla sua presenza o essere stati da lui compiuti, mentre, per quanto riguarda la diagnosi, essi costituiscono elementi di convincimento liberamente apprezzabili dal giudice del merito, il quale può accogliere o rigettare un'istanza di ammissione di consulenza tecnica d'ufficio sulle valutazioni mediche, senza che il relativo provvedimento possa essere censurato in sede di legittimità.       Nella caso di specie, la Suprema Corte, con la recentissima ordinanza n. 8536 del 24 marzo 2023, ha confermato la decisione della Corte territoriale che, nel rigettare la domanda proposta da un assicurato nei confronti della propria compagnia di assicurazione contro i rischi derivanti da malattia, ...

Atti notarili. Attenzione al riferimento ad atti, scritti e verbali non registrati: si paga l'imposta principale con responsabilità solidale.

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            Le Sezioni Unite Civili, con la sentenza n. 14432 del 24/05/2023 hanno specificato il principio secondo il quale "in tema di imposta di registro, qualora in un atto notarile, anche registrato telematicamente, vengano enunciate disposizioni di altri atti, scritti o verbali, posti in essere dalle medesime parti, ma non già registrati, la cui configurazione giuridica non richiede accertamenti di fatto ovvero extratestuali né valutazioni interpretative particolarmente complesse, purché, trattandosi di contratti verbali non soggetti a registrazione in termine fisso, gli effetti dei medesimi non siano già cessati o cessino con l’atto che li enuncia, l ’imposta dovuta per tali atti in virtù della previsione di cui all’art. 22, d.P.R. n. 131 del 1986 deve qualificarsi come imposta principale e, per richiederla in rettifica dell’autoliquidazione, l’ente impositore può legittimamente emettere un avviso di liquidazione ai sensi degli artt. 42, comma...

Supplenza negata dall’algoritmo, assegnata dal Giudice. Non è possibile essere esclusi senza conoscere le sedi disponibili

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Il provvedimento positivo, ottenuto dallo studio legale dell'Avv. Cristiana Mei è stato pubblicato sul sito orizzontescuola.it. La consultazione è possibile al seguente link .

Oneri riflessi per le avvocature interne. Non sono a carico di parte soccombente.

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Il Giudice di Pace di Roma, con sentenza del 19 aprile 2023 nell'ambito di un'opposizione ex art. 615 c.p.c. a cartella esattoriale relativa al pagamento delle spese legali derivanti da sentenza, ha accolto la domanda di questo studio relativa all'accertamento della debenza del 23,80% di maggiorazione sui compensi liquidati dal giudice quali oneri accessori a carico della parte soccombente in giudizio. Le avvocature interne degli enti pubblici sono soliti richiedere alla parte soccombente in giudizio una maggiorazione del 23,80% sui compensi liquidati in sentenza, a titolo di oneri riflessi.      Il Giudice di Pace di Roma, nell'ambito d un giudizio di opposizione a cartella esattoriale ex art, 615 c.p.c. ha accolto la domanda, ritenendo non dovuti tali oneri.  Infatti, l’art. 1 comma 208 della Legge finanziaria 2006 recita che “le somme finalizzate alla corresponsione di compensi professionali comunque dovuti al personale dell'avvocatura interna...

Termine decennale esecuzione sentenze: da quando decorre?

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                   L'art. 2953 del Codice civile specifica che "i diritti per i quali la legge stabilisce una prescrizione più breve di dieci anni, quando riguardo ad essi è intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato, si prescrivono con il decorso di dieci anni"      Tale norma, pertanto, contempla tutti quei casi in cui le norme prevedano un termine di prescrizione più breve dei cinque anni, quali l'attività di riscossione per le sanzioni amministrative (art. art. 28 della L. n. 689 del 1981) ovvero quello per le sanzioni amministrative pecuniarie previste per la violazione di norme tributarie (art. 20 del D. Lgs. n. 472/1997), le quali si prescrivono in cinque anni.      Per sentenza di condanna va inteso ogni provvedimento decisorio e definitivo, o altro provvedimento equivalente, come il decreto ingiuntivo non opposto, il decreto penale in materia previdenziale non opposto conten...

IMU: secondo la Corte Costituzionale i coniugi e gli uniti civilmente hanno diritto alla doppia esenzione a patto di avere residenza e dimora abituale in due immobili distinti

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            La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022, in tema di agevolazioni sull’imposta municipale propria (IMU) prima casa ha riscritto la definizione di abitazione principale, definendola il luogo dove il soggetto passivo ha la residenza anagrafica e la dimora abituale , a nulla rilevando il luogo di residenza e dimora degli altri membri della famiglia .      La disamina effettutata dalla Corte Costituzionale appare assolutamente attuale e aggiornata.       Infatti, la Corte ritiene fondate le questioni di legittimità costituzionale della normativa IMU in relazione agli art. 3, 31 e 53 Cost.      In particolare, in relazione all'art. 3 Cost. la Corte ci dice che in un contesto come quello attuale, caratterizzato dall’aumento della mobilità nel mercato del lavoro, dallo sviluppo dei sistemi di trasporto e tecnologici, dall’evoluzione dei costumi, è sempre meno rara ...