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Le disposizioni anticipate di trattamento. Cosa sono, come si esprimono e che valore hanno.

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         Nel 2017, il legislatore ha emanato la legge n. 219, dal titolo " Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, con la quale ha disciplinato compiutamente aspetti di massimo rilievo in materia di salute.        Infatti, essa si prefigge lo scopo, nel rispetto dei principi di cui agli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione e degli articoli 1, 2 e 3  della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, di tutelare il diritto alla vita, alla salute, alla dignita' e  all'autodeterminazione della persona e stabilisce che nessun  trattamento sanitario puo' essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata. Una legge, dunque, che intende disciplinare e specificare il già presente principio dell'inviolabilità della persona umana e quindi della rilevanza del proprio volere rispetto ai trattame...

Insegnament di diritto del lavoro e di diritto privato in ambito sanitario. Per sanitari.

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Utili compendi per i "non addetti ai lavori". Nella convinzione che il "diritto a sapere" debba essere di tutti. Da oggi, acquistabili entrambi su piattaforma Amazon.    

Terzo Settore: l'Associato può lavorare per l'ODV? L'interpretazione del Ministero dice di no.

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          Il Ministero del Lavoro con la nota    Nota 18244 del 26 novembre 2021, ha risposto ad alcuni quesiti rilevanti, anche sulla p ossibilità che gli associati di una ODV svolgano per conto della stessa una prestazione lavorativa retribuita (di natura dipendente o autonoma).       Con riguardo alla possibilità per le ODV di ricorrere, nei limiti di cui all’articolo 33, (sul punto vedi articolo del nostro sito al seguente link ) a prestazioni retribuite svolte dai propri associati, il Ministero opera una distinzione tra ODV e APS, per la quale ultima la facoltà è attribuita esplicitamente dall'articolo 36 del CTS mentre, per le ODV, pur non sussistendo un divieto espresso nell'articolo 33 comma 1, non è presente comunque analoga disposizione.      Il Terzo settore, ci dice il Ministero, pur delimitato da un perimetro definito dal legislatore, non presenta affatto, al proprio interno, una totale uniformità tr...

Anche i parenti dell'unito civilmente sono affini per i permessi di cui alla legge n. 104/1992 e congedo straordinario ai sensi dell’articolo 42, comma 5, del D.lgs. n. 151/2001.

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      L'INPS, con la circolare n. 36 del 7 marzo 2022, ha fornito  nuove istruzioni operative finalizzate al riconoscimento dei benefici di cui all'art. 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 in favore dei parenti dell’altra parte dell’unione civile.      Infatti, l'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, prevede il diritto ad usufruire di tre giorni di permesso mensili retribuiti in favore di lavoratori dipendenti che prestino assistenza al coniuge, a parenti o ad affini riconosciuti in situazione di disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della medesima legge.      Il comma 5 dell’articolo 42 del D.lgs 26 marzo 2001, n. 151, stabilisce la concessione del congedo straordinario in favore di soggetti con disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge n. 104/1992, fissando un ordine di priorità dei soggetti aventi diritto al beneficio che, partendo dal coniuge, degrada fino ai ...

Consenso informato incompleto: onere della prova sul dissenso.

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       Il Tribunale di Roma con la sentenza n. 4341 del 21 marzo 2022 si pronuncia in merito all'incompletezza del consenso informato, specificando che In riferimento al profilo afferente alla mancata preventiva adeguata informazione della paziente in riferimento alle più gravi complicanze post operatorie in paziente fumatrice rispetto ad un paziente non fumatore , costituisce ius receptum che il consenso del paziente alla sottoposizione a trattamento medico – chirurgico deve basarsi su informazioni dettagliate , idonee a fornire la piena conoscenza della natura, portata ed estensione dell’intervento medico - chirurgico, dei suoi rischi , dei risultati conseguibili e delle possibili complicanze , non essendo all’uopo idon ea la sottoscrizione , da parte del paziente, di un modulo   del tutto generico , né rilevando , ai fini della completezza ed effettività del consenso , la qualità del paziente, che incide unicamente sulle modalità dell’informazione...

Terzo Settore: percentuali dipendenti/volontari per ODV e APS

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           Con la Nota 18244 del 26 novembre 2021, il Ministero del Lavoro ha chiarito alcuni quesiti rilevanti, sul personale delle ODV.      In particolare, il Ministero ha chiarito i criteri da utilizzare ai fini del calcolo nelle ODV e nelle APS delle percentuali di cui rispettivamente agli articoli 33 comma 1 e 36 ultimo periodo del Codice del Terzo settore.      Gli artt. 33 e 26 del CTS pongono il limite del cinquanta per cento per i lavoratori rispetto al numero dei volontari e il Ministero ha precisato che tale percentuale va calcolata sul numero dei volontari iscritti nel registro dei volontari dell’ente ed eventualmente in quelli degli enti aderenti di cui effettivamente l’ente si avvalga.      Il criterio capitario è utilizzabile e consente altresì di tener conto in maniera positiva dell’apporto di ciascun volontario pur nella consapevolezza che l’impegno fornito da ciascuno sarà variabile p...

Osservazioni alla CTU non perentorie, ma attenzione alla condanna alle spese!

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         L e Sezioni Unite con la sentenza n. 5424 del 21 febbraio 2022, hanno affermato che, in tema di consulenza tecnica d’ufficio, il secondo termine previsto dall'ultimo comma dell'art. 195, c.p.c., come modificato dalla l. n. 69 del 2009, ovvero, se non applicabile la novella, l'analogo termine che il giudice abbia concesso alle parti ex art. 175 c.p.c., ha natura ordinatoria e funzione acceleratoria , esaurendo la sua funzione nel subprocedimento che si conclude con il deposito della relazione da parte dell'ausiliare.      Se ne ricava, dunque, che la mancata prospettazione al consulente tecnico di osservazioni e rilievi critici non preclude alla parte di sollevarle, ove non integrino eccezioni di nullità relative al suo procedimento ex artt. 156 e 157 c.p.c., nel successivo corso del giudizio e, quindi, anche in comparsa conclusionale o in appello.       Rimane al giudice la valutazione, alla luce delle specifich...