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Retribuzione proporzionata e sufficiente. Il Giudice può discostarsi dalla contrattazione collettiva nazionale di categoria, usando anche indicatori Europei.

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            La Suprema Corte di Cassazione Sezione Lavoro con la sentenza n. 27713 del 2 ottobre 2023, in tema di retribuzione proporzionata e sufficiente, ha affermato i seguenti principi:      «Nell’attuazione dell’art. 36 della Costituzione il giudice, in via preliminare, deve fare riferimento, quali parametri di commisurazione, alla retribuzione stabilita nella contrattazione collettiva nazionale di categoria, dalla quale può discostarsi, anche ex officio, quando la stessa entri in contrasto con i criteri normativi di proporzionalità e sufficienza della retribuzione dettati dall’art. 36 Cost., anche se il rinvio alla contrattazione collettiva applicabile al caso concreto sia contemplato in una legge, di cui il giudice è tenuto a dare una interpretazione costituzionalmente orientata.      Ai fini della determinazione del giusto salario minimo costituzionale il giudice può servirsi a fini parametrici del tr...

Sì alla domanda congiunta di separazione e divorzio. Principio di diritto stabilito in un rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione.

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         Un coppia di coniugi, con ricorso congiunto depositato dinanzi al Tribunale di Treviso, hanno chiesto di pronunciare la loro separazione personale e dare le consequenziali disposizioni relative all'affido e alla collocazione della loro figlia minorenne e al contributo economico del genitore non collocatario in favore di quest'ultima e del figlio maggiorenne non economicamente autosufficiente. Con lo stesso ricorso le parti hanno chiesto al Tribunale di pronunciare, decorso il periodo di tempo previsto dall'art. 3 della legge n. 898/1970 e previo il passaggio in giudicato della sentenza che pronuncia la separazione personale, lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio alle stesse condizioni richieste per la separazione personale, ordinando all'ufficiale dello stato civile di procedere all'annotazione della sentenza       La Sezione Prima civile della Cassazione, con la sentenza n.28727 del 16 ottobre 2023...

La responsabilità degli attori nella cessione dei crediti da superbonus: il tema della diligenza.

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  Condivido l'editoriale scritto e pubblicato per Mizuya Legal il 9 ottobre 2023. In questo contributo vorrei soffermarmi sull’importanza rivestita dalla natura dei “ crediti da superbonus” e sulle loro caratteristiche essenziali ai fini della cedibilità. Questo al fine di fornire qualche risposta ai numerosi quesiti che pervengono in materia di cessione di c rediti da superbonus . Come noto dalle cronache quotidiane e dall’avvicendarsi dei provvedimenti legislativi degli ultimi mesi, al momento il tema della cessione dei crediti presenta profili di preoccupazione sia per le imprese operanti nell’ambito edilizio sia per i soggetti che hanno operato ab origine la cessione. Per questo primo intervento, quindi, ho deciso di accendere una piccola luce sulla circolare 23/E dell’Agenzia delle Entrate del 22 giugno 2022. Tale circolare, benché intervenuta prima delle recenti modifiche al testo del c.d. Decreto Rilancio, offre richiami rilevanti ai profili di r...

Obblighi del mediatore sulla situazione urbanistica dell'immobile

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            Secondo l' ordinanza della seconda sezione civile della Suprema Corte n. 11371 del 02/05/2023, il mediatore, ai sensi dell'art. 1759, comma 1, c.c., deve comunicare alle parti l e circostanze a lui note, o che avrebbe dovuto conoscere con l'uso della diligenza impostagli dalla natura professionale dell'attività esercitata, relative alla valutazione e alla sicurezza dell'affare, che possano influire sulla conclusione di esso o determinare le parti a perfezionare il contratto a diverse condizioni; ne consegue che, ove l'affare sia concluso, può sussistere la responsabilità risarcitoria del mediatore in caso di mancata informazione del promissario acquirente circa l'esistenza di irregolarità urbanistiche o edilizie non ancora sanate relative all' immobile oggetto della promessa di vendita , dovendosi comunque verificare l'adempimento di tale dovere di informazione da parte del mediatore con esclusivo riferimento al momento stesso della conc...

Danno da perdita di chance per mancata nomina dirigenziale

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            In caso di illegittimità dell’atto di conferimento di un incarico dirigenziale nell’ambito del pubblico impiego privatizzato, il candidato escluso, al fine di conseguire il risarcimento del danno derivante dalla perdita di “chance” - la quale, come concreta ed effettiva occasione favorevole di conseguire un determinato bene, non costituisce una mera aspettativa di fatto, bensì un’entità patrimoniale a sé stante, giuridicamente ed economicamente suscettibile d’autonoma valutazione -, ha l’onere di provare, benché solo in modo presuntivo o secondo un calcolo di probabilità, che la condotta illecita ha impedito la concreta realizzazione di alcuni dei presupposti per il raggiungimento del risultato sperato, il quale non è limitato alla sola procedura concorsuale nella quale si è verificata l’illegittimità, ma può riguardare anche una successiva procedura collegata alla prima .       Con l'ordinanza n. 15478 del 1...

La certificazione medica tra accertamento dei fatti e diagnosi. Recentissima Cassazione 2023.

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       I certificati medici rilasciati da pubblici ufficiali fanno fede, fino a querela di falso, limitatamente ai fatti che il sanitario rogante attesta essere avvenuti alla sua presenza o essere stati da lui compiuti, mentre, per quanto riguarda la diagnosi, essi costituiscono elementi di convincimento liberamente apprezzabili dal giudice del merito, il quale può accogliere o rigettare un'istanza di ammissione di consulenza tecnica d'ufficio sulle valutazioni mediche, senza che il relativo provvedimento possa essere censurato in sede di legittimità.       Nella caso di specie, la Suprema Corte, con la recentissima ordinanza n. 8536 del 24 marzo 2023, ha confermato la decisione della Corte territoriale che, nel rigettare la domanda proposta da un assicurato nei confronti della propria compagnia di assicurazione contro i rischi derivanti da malattia, ...

Atti notarili. Attenzione al riferimento ad atti, scritti e verbali non registrati: si paga l'imposta principale con responsabilità solidale.

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            Le Sezioni Unite Civili, con la sentenza n. 14432 del 24/05/2023 hanno specificato il principio secondo il quale "in tema di imposta di registro, qualora in un atto notarile, anche registrato telematicamente, vengano enunciate disposizioni di altri atti, scritti o verbali, posti in essere dalle medesime parti, ma non già registrati, la cui configurazione giuridica non richiede accertamenti di fatto ovvero extratestuali né valutazioni interpretative particolarmente complesse, purché, trattandosi di contratti verbali non soggetti a registrazione in termine fisso, gli effetti dei medesimi non siano già cessati o cessino con l’atto che li enuncia, l ’imposta dovuta per tali atti in virtù della previsione di cui all’art. 22, d.P.R. n. 131 del 1986 deve qualificarsi come imposta principale e, per richiederla in rettifica dell’autoliquidazione, l’ente impositore può legittimamente emettere un avviso di liquidazione ai sensi degli artt. 42, comma...