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Termine breve per impugnare. Espressa menzione del procuratore per la decorrenza.

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Le Sezioni Unite, con la sentenza n. 20866 del 30 settembre 2020 hanno risolto un contrasto, affermando il seguente principio di diritto, a garanzia del diritto di difesa della parte destinataria della notifica in ragione della competenza tecnica del destinatario nella valutazione della opportunità della condotta processuale più conveniente da porre in essere ed in relazione agli effetti decadenziali derivanti dall’inosservanza del termine breve di impugnazione. Pertanto, la notifica della sentenza finalizzata alla decorrenza del termine breve di impugnazione, ove la legge non ne fissi la decorrenza diversamente o solo dalla comunicazione a cura della cancelleria, deve essere in modo univoco rivolta a tale fine acceleratorio e percepibile come tale dal destinatario, sicchè essa va eseguita nei confronti del procuratore della parte o della parte presso il suo procuratore, nel domicilio eletto o nella residenza dichiarata; ne consegue che la notifica alla parte, senza espressa menzione -...

L'opposizione agli atti esecutivi non blocca le cancellazioni.

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Le Sezioni Unite, con la sentenza n. 28387 del 16 dicembre 2020, hanno affermato il principio di diritto, secondo il quale "nel procedimento di espropriazione e vendita forzata immobiliare, il decreto di trasferimento del bene, recante l’ordine di cancellazione dei gravami sul medesimo (tra cui i pignoramenti e le ipoteche), determina il trasferimento del diritto oggetto della procedura espropriativa libero da quei pesi e quindi la contestuale estinzione dei medesimi vincoli, dei quali il Conservatore dei registri immobiliari è tenuto ad eseguire la cancellazione immediatamente, in ogni caso indipendentemente dal decorso del termine di proponibilità delle opposizioni esecutive a norma dell’art. 617 c.p.c." 

Vaccino e consenso informato. Un po’ di chiarezza.

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In questi giorni, in cui parte della popolazione, quella più esposta al virus, sta completando un percorso di vaccinazione verso un traguardo, che costituisce un momento di positività in un periodo davvero oscuro, ha guadagnato terreno una polemica assolutamente infondata e destituita di ogni fondamento. Pare conseguente ad un paio di operatori sanitari che si sarebbero rifiutati di firmare il modulo di consenso informato prima della somministrazione del vaccino contro il SARSCoV2. Prima che la scia dilagante di imprecisioni ed inesattezze inondasse il web, avevo personalmente letto quel consenso informato e non avevo gridato allo scandalo, suggerendo di firmarlo, in tranquillità, a chi me lo aveva sottoposto. Quel consenso si è trasformato, nei giorni a seguire, in “esonero di responsabilità” in “liberatoria”, mutando in “mostro” un atto non solo obbligatorio per legge, ma che nulla a che vedere con chi produce il vaccino. Allora facciamo ordine. Il consenso informato non ha nessuna f...

Riscossione: la società va escussa preventivamente rispetto al socio. Onere della prova.

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Importante arresto delle Sezioni Unite, in materia di previa escussione della società in materia di riscossione di tributi.  Con la sentenza n. 28709 del 16 dicembre 2020 hanno statuito che, in tema di riscossione ed esecuzione a mezzo ruolo di tributi, il cui presupposto impositivo sia stato realizzato dalla società e la cui debenza risulti da un avviso di accertamento notificato alla società e da questa non impugnato, il socio può impugnare la cartella notificatagli, eccependo (tra l’altro) la violazione del beneficio di preventiva escussione del patrimonio sociale. In tal caso, se si tratta di società semplice (o irregolare) incombe sul socio l’onere di provare che il creditore possa soddisfarsi in tutto o in parte sul patrimonio sociale; se si tratta, invece, di società in nome collettivo, in accomandita semplice o per azioni, è l’amministrazione creditrice a dover provare l’insufficienza totale o parziale del patrimonio sociale (a meno che non risulti aliunde dimos...

Decreto legge 125 del 2020, convertito in legge. Le misure sul Terzo Settore.

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         Il 3 dicembre 2020, stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Legge 27 novembre 2020, n.159,  che ha convertito il Decreto-Legge del 7 ottobre 2020, n. 125,  recante “ Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, per il differimento di consultazioni elettorali per l'anno 2020 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, nonché per l'attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020, e disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale .”      Il legislatore ha prorogato, tra gli altri, anche il termine per l'adeguamento degli Statuti al Codice del Terzo Settore.       Infatti, la legge di conversione ha previsto la modifica dell' articolo 101, comma 2, del codice del Terzo settore, di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, prorogando il termine del 31 ottobre 2020 al 31 marzo 2021.  ...

Le misure sul Condominio: basta la maggioranza per le Assemblee in videoconferenza, non serve l'unanimità.

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               Il 3 dicembre 2020, stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Legge 27 novembre 2020, n.159,  che ha convertito il Decreto-Legge del 7 ottobre 2020, n. 125,  recante “ Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, per il differimento di consultazioni elettorali per l'anno 2020 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, nonché per l'attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020, e disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale .”     La legge di conversione ha confermato il decreto legge nella parte in cui  ha modificato un piccolo inciso che stava bloccando operativamente tutti i condomini d'Italia:       L'art. 5-bis (Disposizioni in materia di assemblee   condominiali), è intervenuto infatti sull' articolo 66, sesto comma, delle disposizioni per   l'att...

Socio di cooperativa e soci volontari: dalla separazione all'incompatibilità.

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Le legge 381 del 1991, che disciplina le Cooperative Sociali, prevede la categoria dei soci volontari come separati nettamente dai soci lavoratori, prevedendo che ad essi spetti solo il rimborso spese. Quindi questa prima fonte non esplicita un concetto di generale incompatibilità tra i due soggetti, pur separandoli all'interno dell'organizzazione. L'art. 1 comma 4 del d.lgs. 112/2017, che ha revisionato la precedente disciplina in materia di impresa sociale,  ha specificato che l e cooperative sociali e i loro consorzi, di cui alla legge 8  novembre 1991, n. 381, acquisiscono di diritto la qualifica di  imprese sociali . Alle stesse si applicano le disposizioni del d.lgs. 112/2017  nel rispetto della  normativa specifica delle cooperative ed in quanto compatibili.  Il d.lgs. 112/2017  prevede che è ammessa la prestazione  di attività di volontariato all'interno delle imprese sociali e quindi della cooperative, i...