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Il contributo unificato nella cause relative a provvedimenti disciplinari: il valore della causa e l'esenzione dal pagamento.

Cosa succede in caso di impugnativa di provvedimento disciplinare? Quale deve intendersi il valore della causa? Mantenendo fermi le ultime specifiche del Ministero di Giustizia che, con circolare dell’11 maggio 2011 ha sottolineato che il richiamo ai parametri del gratuito patrocinio è da intendersi nella sua interezza. Pertanto, ai fini dell’esenzione dal pagamento del contributo unificato in materia di lavoro il parametro dei 32.000,00 euro sono da intendersi con riferimento all’intero nucleo famigliare e non solo all’istante ricorrente. Pertanto, per effettuare tale preliminare valutazione, è ormai pacifico che l'importo rilevante, ai fini dell'esenzione, sia quello del nucleo famigliare dell'assistito e non anche del solo assistito. Ma cosa succede se siamo di fronte all'impugnativa di un provvedimento disciplinare, comportante la sospensione della retribuzione per "n" giorni lavorativi? Si può usare la retribuzione sospesa per determinare il valore della ...

La registrazione del contratto di locazione

L a problematica coinvolge profili, di non poco rilievo, sul piano della possibile tutela legale attuabile. Tralasciando, infatti, gli obblighi di natura tributaria che impongono la registrazione del contratto di locazione entro 20 giorni dalla sottoscrizione, come onere in capo a locatore e conduttore in parti uguali, i quali rispondono in solido per l’intera somma, la legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Finanziaria 2005) all’art. 1 comma 346 prevede che “ i contratti di locazione, o che comunque costituiscono diritti relativi di godimento, di unità immobiliari ovvero di loro porzioni, comunque  stipulati,  sono  nulli se, ricorrendone i presupposti, non sono registrati.” Tale disposizione riconduce la mancata registrazione alla nullità del contratto, con tutte le conseguenze in ordine alla tutela attuabile sulla base dello stesso. La dottrina si è interrogata sulla portata di tale nullità: una parte ha sostenuto che il contratto di locazione rimarrebbe valido tra le parti,...

Sezioni Unite - sentenza n. 8491 del 14 aprile 2011 La forma dell'impugnazione delle delibera condominiale

Le Sezioni Unite hanno finalmente sciolto i dubbi rispetto alle modalità di impugnazione delle delibere assembleari, che erano state già approfonditamente trattate (vedi post dell'11/11/2010 dal titolo " Forma dell'impugnativa delle delibere condominiali: la rimessione alle SS.UU ."). I Supremi Giudici hanno individuato nell'atto di citazione lo strumento corretto per l'impugnazione della deliberazione assembleare, nonostante il dettato dell'art. 1137 c.c. parli esplicitamente di ricorso. Questo è stato possibile poichè, secondo le Sezioni Unite, l'art. 1137 c.c. non contiene la disciplina della forma che deve assumere l'atto introduttivo del giudizio, poichè nel codice civile l'utilizzo del termine "ricorso" viene genericamente riferito al significato di mera istanza stragiudiziale, per ottenere l'annullamento delle deliberazioni contrarie alla legge o al regolamento di condominio. L'utilizzo del termine ricorso, infatti, de...

La conciliazione davanti alla Corte Costituzionale!

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-04-12/lazio-rinvia-consulta-conciliazione-165755.shtml?uuid=AaE0pOOD

Forma dell'impugnativa delle delibere condominiali: la rimessione alle SS.UU.

La sezione II della Corte di Cassazione ha rimesso alle SS.UU. la "valutazione sulla controversa questione relativa alla forma processuale che deve rivestire l’impugnativa delle deliberazioni condominiali (citazione o ricorso) e ed alla sua proposizione tempestiva nel termine breve di decadenza di cui all’art. 1137 c.c. (trenta giorni), data la sua rilevanza al fine di rendere o meno immodificabili le decisioni assembleari assunte." La questione ha alla base l'annosa problematica relativa alla forma dell'atto con tutte le conseguenze ad esso ricondotte, con riferimento al termine breve di impugnazione di 30 giorni. Ammettere l'utilizzo in senso tecnico del termine ricorso di cui all'art. 1137 c.c., nel rispetto delle esigenze di celerità del procedimento in materia di impugnativa assembleare, siginifica infatti che il condomino dissenziente o assente "dovrebbe procedere al solo deposito del ricorso presso il giudice competente entro 30 giorni dalla delibe...

La Corte Costituzionale dichiara l'illegittimità dell'art.4 della legge della Regione Sardegna 11 maggio 2006, n. 4: la c.d. tassa sul lusso.

La questione è stata sollevata con riferimento a diversi parametri costituzionali e, in particolare, all’art. 117, primo comma, della Costituzione, per violazione delle norme del Trattato CE relative alla tutela della libera prestazione dei servizi (art. 49), alla tutela della concorrenza (art. 81 «coordinato con gli art. 3, lett. g) e 10»), e al divieto di aiuti di Stato (art. 87): rispetto a tali parametri, il ricorrente ha richiesto che fosse effettuato il rinvio pregiudiziale di cui all’art. 234 del Trattato CE. Ai sensi di tale ultimo articolo dell trattato, CE, il ricorrente ha chiesto alla Corte che venisse disposto il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia CE, con la conseguenza che la Corte Costituzionale ha ritenuto di sollevare question pregiudiziale, ma solo con riguardo alle violazioni degli artt. 49 e 87 del Trattato CE (riservando invece al prosieguo del giudizio ogni decisione sulla violazione dell’art. 81), e, con la successiva ordinanza n. 103 del 2008, ha sospe...

Controllo online stato ricorsi al prefetto

Lo studio segnala la possibilità per gli utenti di controllare online lo stato dei ricorsi presentati al Prefetto tramite il sito http://sana.interno.it/ del Ministero dell'Interno. Il servizio è disponibile per i ricorsi indirizzati alle prefetture di Roma, Napoli, Palermo, Pistoia, Terni, Teramo e Trieste, e sarà in breve esteso anche alle altre province. Il controllo viene effettuato digitando il numero di verbale di accertamento di cui si vuole controllare lo stato e riguarda gli accertamenti a partire dall'anno 2007. fonte: Ministero dell'Interno