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Contratti con la ASL: serve la contestualità della forma scritta.

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              Nella sentenza n. 7300 del 2021, emessa dal Tribunale di Roma in favore di questo studio è stato ribadito il principio e l'indirizzo delle giurisprudenza di legittimità per il quale "l'impegno contrattuale" della pubblica amministrazione, intesa in senso ampio, necessità di forma scritta ad substantiam.      In particolare, nel caso affrontato dallo studio si trattava di un Azienda Sanitaria, che aveva effettuato richieste di proroga al privato, ricevendo anche riscontri espliciti alla prosecuzione dell'attività da parte del privato stesso.        Pur non trattandosi, in questo caso, di una fattispecie in tutto uguale ai precedenti giurisprudenziali di legittimità, che riguardano, per lo più, continuazione di servizi e attività per fatti concludenti o per implicito, privi, quindi, di richieste di prosecuzione da parte dell'ente pubblico, con riscontro esplicito, il Tribunale di Roma ha, comunque, ri...

RUNTS, data certa per la sua operatività: tra verifiche dei "vecchi" enti e nuove iscrizioni.

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               Con il Decreto direttoriale n. 561 del 26 ottobre 2021 è stata individuata la data di attivazione del RUNTS.      Infatti, ai sensi dell’articolo 30 del D.M. 15 settembre 2020, il termine a decorrere dal quale avrà inizio il trasferimento al RUNTS dei dati relativi agli enti iscritti nei registri delle ODV e delle APS delle regioni e province autonome e nel registro nazionale delle APS è individuato nel 23 novembre 2021 .       Sono previsti anche i termini intemedi delle varie fasi del processo:      Entro il 21 febbraio 2022 gli uffici delle regioni e province autonome comunicano telematicamente al RUNTS i dati in loro possesso relativi alle APS e alle ODV gia' iscritte nei rispettivi registri alla data del 22 novembre 2021; comunicano, altresì, i dati delle APS e delle ODV aventi procedimenti di iscrizione o di cancellazione pendenti al 22 novembre 2021 al RUNTS in caso di ...

Imprese sociali e attività di interesse generale: la perdita di qualifica al superamento dei parametri di computo.

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    Come abbiamo avuto modo di trattare in altro articolo del sito, nel mese di agosto 2021, è stato pubblicato il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 22 giugno 2021, che detta i criteri per il computo del rapporto del settanta per cento tra ricavi relativi all'attività d'impresa di interesse generale e ricavi complessivi dell'impresa sociale, ai fini della qualificazione come principale dell'attività di interesse generale, di cui all'art. 2, comma 1, del medesimo decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 112, svolta dall'impresa sociale. Ai sensi dell’art. 2, comma 1 e comma 3 del d.lgs. 112/2017 relativo alle imprese sociali, infatti, l'impresa sociale esercita in via stabile   e   principale   una   o più attività d'impresa di interesse generale per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale… omissis …si intende svolta in ...

Crocefisso e scuola: le Sezioni Unite ribadiscono i principi, con "ragionevole accomodamento" tra le posizioni difformi.

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                 Le Sezioni Unite, con la sentenza n. 24414 del 9 settembre 2021, pronunciando su questione di massima di particolare importanza, hanno affermato i seguenti principi di diritto:  - In base alla Costituzione repubblicana, ispirata al principio di laicità dello Stato e alla salvaguardia della libertà religiosa positiva e negativa, non è consentita, nelle aule delle scuole pubbliche, l’affissione obbligatoria, per determinazione dei pubblici poteri, del simbolo religioso del crocefisso.   - L’art. 118 del r.d. n. 965 del 1924, che comprende il crocefisso tra gli arredi scolastici, deve essere interpretato in conformità alla Costituzione e alla legislazione che dei principi costituzionali costituisce svolgimento e attuazione, nel senso che l a comunità scolastica può decidere di esporre il crocefisso in aula con valutazione che sia frutto del rispetto delle convinzioni di tutti i componenti della medesima comunità,...

Cliente - Banca sulla documentazione non fornita dalla banca.

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            La Prima Sezione Civile della Cassazione, con la sentenza n. 24641 del 13 settembre 2021, in tema di contratti bancari, ha affermato che il diritto spettante al cliente, a colui che gli succede a qualunque titolo o che subentra nell'amministrazione dei suoi beni, sancito dall'articolo 119, comma 4, d.lgs. n. 385 del 1993, ad ottenere, a proprie spese, copia della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni, ivi compresi gli estratti conto, può essere esercitato in sede giudiziale attraverso l'istanza di cui all'articolo 210 c.p.c., in concorso dei presupposti previsti da tale disposizione, a condizione che detta documentazione sia stata precedentemente richiesta alla banca e quest’ultima, senza giustificazione, non vi abbia ottemperato.

Imprese sociali e attività di interesse generale: pubblicati i criteri di computo.

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  È stato pubblicato nel mese di agosto 2021 il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 22 giugno 2021, che detta i criteri per il computo del rapporto del settanta per cento tra ricavi relativi all'attività d'impresa di interesse generale e ricavi complessivi dell'impresa sociale, ai fini della qualificazione come principale dell'attività di interesse generale, di cui all'art. 2, comma 1, del medesimo decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 112, svolta dall'impresa sociale. Ai sensi dell’art. 2, comma 1 e comma 3 del d.lgs. 112/2017 relativo alle imprese sociali, infatti, l'impresa sociale esercita in via stabile   e   principale   una   o più attività d'impresa di interesse generale per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale… omissis …si intende svolta in   via   principale l'attività per   la   quale   i ...

Provvedimento amministrativo ampliativo della sfera giuridica del privato poi revocato: il danno al privato è diritto soggettivo.

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     In una fattispecie in cui la realizzazione di edifici, da destinare ad insediamenti produttivi, avrebbe dovuto essere eseguita dal privato sulla base di licenze edilizie revocate, in sede di autotutela, a seguito dell'approvazione di nuovo Piano Regolatore Generale, le Sezioni Unite, con la sentenza  n. 14324 del 25/05/2021 hanno stabilito che la controversia avente ad oggetto il risarcimento dei danni subiti da un privato, che abbia fatto incolpevole affidamento su di un provvedimento amministrativo ampliativo della propria sfera giuridica, legittimamente annullato, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto non è relativa alla lesione di un interesse legittimo pretensivo, bensì di diritto soggettivo, rappresentato dalla conservazione dell'integrità del patrimonio, pregiudicato dalle scelte compiute confidando sulla originaria legittimità del provvedimento amministrativo poi caducato.