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Visualizzazione dei post da agosto, 2016

Il diritto dei nonni di vedere i nipoti.

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I nonni, ai quali sia impedito il diritto di visita del nipote, possono agire giudizialmente rivolgendosi al giudice del luogo di residenza abituale del minore affinché adotti i provvedimenti più opportuni nell'interesse del minore. E' quanto previsto dall' art. 317 bis cod., rinnovato dal D.lgs 154/2013, entrato  in vigore il 7 febbraio 2014. Il procedimento si svolge in camera di consiglio (udienza non pubblica). Il giudice, dopo aver assunto le informazioni  necessarie e sentito il pubblico ministero, ascolta il minore coinvolto. Il giudice procede sempre  all'ascolto del minore se lo stesso ha superato i 12 anni, mentre l'ascolto dell'infradodicenne viene effettuato solo se il minore tre l'ascolto dell'infradodicenne viene effettuato solo se il minore e'capace di discernimento. A sottolineare ancora tale diritto, soccorre la Cassazione (n. 5097 del 5 marzo 2014)  che ha avuto modo di specificare che incorre in possibile decadenza dalla potestà ge...

A proposito di certezza del diritto...DOPO SOLO QUATTRO GIORNI LA CASSAZIONE RIBADISCE LA PRESUNZIONE LEGALE A CARICO DEI PROFESSIONISTI!!

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Il presente intervento fa seguito alla precedente segnalazione effettuata dallo studio in merito alla sentenza della Corte di Cassazione che ha, di fatto, sancito il venir meno della presunzione legale a carico dei professionisti relativamente a prelievi e versamenti non giustificati e alla loro valutazione fiscale rispetto all’attività professionale, rimettendo l’onere della prova all’Agenzia delle Entrate. Con estrema sorpresa, dopo appena quattro giorni, martedì 9 luglio 2016, la stessa Cassazione ha affermato che con riferimento ai versamenti effettuati dai professionisti sui propri conti correnti resta invariata la presunzione legale posta  a favore dell’Erario.  Inoltre, essendo presunzione legale, non è necessario che soddisfi i requisiti di gravità, precisione e concordanza. Quindi, sottolinea la “nuova” sentenza n. 16697/2016 è il contribuente che deve dimostrare che gli elementi desumibili dalla movimentazione bancaria non sono riferibi...

FINISCE LA PRESUNZIONE SUL LAVORATORE AUTONOMO: TOCCA ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE DIMOSTRARE, IN CASO DI MANCATA ANNOTAZIONE CONTABILE, CHE I PRELEVAMENTI RIGUARDINO ACQUISTI INERENTI LA PRODUZIONE DI REDDITO E CHE I VERSAMENTI SIANO RISCOSSI “IN NERO” NELL’ATTIVITA’ PROFESSIONALE!

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La Cassazione sezione tributaria, nella recentissima sentenza n. 16440 del 5 agosto 2016, ha accolto il ricorso del contribuente professore universitario, esercente anche attività professionale di avvocato, con riferimento a maggiori redditi accertati, rimasti privi di giustificazione secondo l’Agenzia delle Entrate. La sentenza fa esplicito riferimento alla pronuncia di incostituzionalità dell’art. 32, comma 1, numero 2), secondo periodo, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi), come modificato dall’art. 1, comma 402, lettera a), numero 1), della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2005), limitatamente alle parole «o compensi», pronunciata nella sentenza della Corte Costituzionale n. 228 del 2014. Infatti, l a Corte Costituzionale aveva specificato che la presunzione è lesiva del principio di ragionevolezza nonché della c...