Dal 26 maggio 2015 in vigore il Divorzio Breve.

Pubblicata l’11 maggio 2015 in Gazzetta Ufficiale la legge n. 55 del 2015 di modifica della legge n. 898 del 1970, comunemente chiamata Legge sul Divorzio. Le modifiche entreranno in vigore il 26 maggio 2015.

Tre le grandi novità:
  1. Sarà possibile procedere al divorzio nel termine breve di dodici mesi con decorrenza dalla comparizione dei coniugi dinnanzi al Presidente del Tribunale nella procedura di separazione personale e da sei mesi nel caso di separazione consensuale, anche quando il giudizio contenzioso si sia trasformato in consensuale.
  2. La comunione tra i coniugi si scioglie nel momento in cui il presidente del tribunale autorizzi i coniugi a vivere separati, ovvero alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al presidente, purché omologato. L'ordinanza con la quale i coniugi sono autorizzati a vivere separati è comunicata all'ufficiale dello stato civile ai fini dell'annotazione dello scioglimento della comunione.
  3. La legge si applica anche ai procedimenti di separazione in corso alla data di entrata in vigore della legge, anche nei casi in cui il procedimento di separazione che ne costituisce il presupposto, risulti ancora pendente alla medesima data.

In particolare, tale ultima dizione segna definitivamente il tramonto della procedura di separazione dei coniugi come preliminare elemento di rilievo, venendo, di fatto, superata dalla possibilità di chiedere, in tempi molto brevi, di gran lunga più brevi di quelli della nostra giustizia, il divorzio, pendente il procedimento di separazione, anche con difficoltà pratiche e applicative di non poco conto.
 
La legge di modifica della Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio, insieme con la progressiva degiurisdizionalizzazione dell’ambito dei rapporti tra i coniugi, già avvenuta con l’inserimento della negoziazione assistita e del ruolo dell’Ufficiale dello Stato civile da parte della legge n. 162 del 2014 di conversione del d. Legge 132 del 2014, stanno via via allontanando la sfera personale della separazione tra i coniugi dall’alveo decisorio dei giudici Si auspica che questo induca il legislatore a consentire ad una maggiore libertà di accordo delle parti sulle future patologie del legame matrimoniale, in modo da ridurre e quasi azzerare la conflittualità tipica della cause di separazione.

Stiamo a vedere cosa succede.

Commenti

Post popolari in questo blog

IVA e Terzo Settore. Facciamo il punto.

La Cassazione sulle infezioni nosocomiali: un vademecum per le strutture sanitarie.

Nessun obbligo di "repechage" per il dirigente. L'ordinanza della Cassazione.