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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Nessun obbligo di "repechage" per il dirigente. L'ordinanza della Cassazione.

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     In caso di licenziamento del dirigente d'azienda per esigenze di ristrutturazione aziendale è esclusa la possibilità del "repêchage" in quanto incompatibile con la posizione dirigenziale del lavoratore, assistita da un regime di libera recedibilità del datore di lavoro.     L'ordinanza n. 2895 del 2023 della Cassazione ha specificato che tale istituto non si applica alla posizione dirigenziale del lavoratore.     Il ripescaggio, è stato ritenuto applicabile in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, che è connesso a “ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa” giustificato motivo oggettivo, quali la crisi dell’impresa, la cessazione dell’attività o anche solo il venir meno delle mansioni cui è assegnato il lavoratore, senza che sia possibile il suo ricollocamento in altre mansioni esistenti in azienda e compatibili con il suo livello di inquadram...

Due anni per poter assistere la controparte di un cliente. La pronuncia delle Sezioni Unite.

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           In tema di illeciti disciplinari degli avvocati, il divieto biennale di assumere incarichi professionali contro la parte già assistita, previsto dall' art. 68 del codice deontologico forense , si riferisce al soggetto difeso in quanto tale e non alle posizioni giuridiche coinvolte nell'affare affidato al difensore, poiché, ai fini dell'illecito, rileva il nocumento d'immagine cagionato alla professione forense dall'aver assunto la difesa di un soggetto e quella del suo avversario, senza che sia trascorso un adeguato intervallo di tempo.       All'esito di una denuncia fatta da un imprenditore, l'avvocato è stato sottoposto a procedimento disciplinare avanti il Consiglio distrettuale di disciplina  con incolpazione di "avere assistito e difeso in qualità di parte civile la moglie dell'imprenditore nel procedimento pe...