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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

Dal decreto mille proroghe 2023 ancora tempo per adeguare gli statuti degli enti del TERZO SETTORE

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              Il decreto c.d. Milleproroghe, convertito con la legge n. 14 del 24 febbario 2023, pubblicata in Gazzetta Ufficiale nella giornata di ieri ,ha previsto all'articolo 9 del decreto come convertito, l'inserimento del comma 3-bis.      Tale comma proroga fino al 31 dicembre 2023, ai sensi dell'art. 101 del d.lgs. 117/2017, la possibilità di adeguamento degli statuti con le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell'assemblea ordinaria al fine di adeguarli alle nuove disposizioni inderogabili o di introdurre clausole che escludono l'applicazione di nuove disposizioni derogabili mediante specifica clausola statutaria, garantendo, di fatto la continuità nell'applicazione delle norme previgenti ai fini e per gli effetti derivanti dall'iscrizione degli enti nei Registri Onlus, Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di promozione socia...

La buona fede contrattuale rileva anche se il contratto si conclude.

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              Con l’ordinanza n. 3503 del 6 febbraio 2023, la Suprema Corte ha rilevato che, nel caso di richiesta di risarcimento del danno nell’ambito della responsabilità precontrattuale, l’attore è tenuto a provare esclusivamente l’esistenza di un raggiro su un elemento fondamentale del contratto, senza il quale le condizioni contrattuali sarebbero state a lui più favorevoli.      Con questa impostazione la Cassazione ha stabilito che, qualora il danno sia cagionato nella fase precontrattuale , seguita da un contratto definitivo regolarmente concluso ma a condizioni svantaggiose, il risarcimento è rapportato al minor vantaggio o al maggior aggravio economico provocato dal comportamento sleale di una delle parti .      Ciò a prescindere dal momento in cui sia avvenuta la violazione del dovere di buona fede.      Ed infatti, in tali casi, risulta irrilevante che la violazione sia avvenuta a...

Soccorso istruttorio e soccorso procedimentale nelle gare di appalto: il Consiglio di Stato chiarisce i limiti.

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        Il Consiglio di Stato, con la recentissima sentenza n. 290 del 2023, traccia una linea di distinzione tra il soccorso istruttorio e il soccorso procedimentale in tema di gare di appalto , specificandone ambiti di operatività e finalità.      Il soccorso istruttorio ha la finalità di consentire l'integrazione della documentazione già prodotta in gara, ma ritenuta dalla stazione appaltante incompleta o irregolare sotto un profilo formale, limitata e strettamente disciplinata dall' art. 83 comma 9 del D.Lgs. n. 50/2016, nel quale si legge che il soccorso istruttorio è consentito per porre rimedio alle carenze e irregolarità delle dichiarazioni e dei documenti dei concorrenti "… con esclusione di quelle afferenti all'offerta economica e all'offerta tecnica …"      Mentre, invece, il rimedio del soccorso procedimentale consiste nella possibilità di richiedere al concorrente di fornire c...